Mercati finanziari, settimana cruciale con elezioni Usa e Draghi


Quella che si appresta a prendere il via il 5 novembre sarà una settimana cruciale per i mercati
finanziari di tutto il mondo.

Due saranno gli eventi clou che catalizzeranno l'attenzione.

Innanzi tutto, ci saranno le elezioni presidenziali in agenda per martedì 6 novembre. Per l'occasione, gli
elettori statunitensi saranno chiamati a decidere se confermare l'attuale inquilino democratico
della Casa Bianca, Barack Obama, o se invece sostituirlo con il suo sfidante repubblicano, Mitt
Romney. Secondo alcuni analisti, una eventuale riconferma di Obama potrebbe condurre a una
correzione sui mercati azionari, anche se gli esperti di mercato sono unanimi nell'affermare
che indipendentemente da chi trionferà, le Borse trarranno beneficio dalla fine di una fase di
incertezza che dura ormai da diverso tempo anche a causa della sostanziale parità fra i due sfidanti
nei sondaggi. Wall Street dovrebbe, in ogni caso, preferire il conservatore Romney, anche perché,
da uomo di finanza quale è, a sostenerlo è la stessa elite finanziaria statunitense (va segnalato che
molte banche d’affari Usa hanno già fatto ingenti stanziamenti in suo favore).

Il secondo evento cruciale della settimana sarà la riunione del consiglio direttivo della Banca
centrale europea (Bce), in programma per giovedì 8 novembre. Se, da una parte, la riconferma
del costo del denaro appare pressoché certa, con il tasso di riferimento sulle operazioni di
rifinanziamento invariato allo 0,75%, dall'altra, il governatore, Mario Draghi, potrebbe fornire
nuovi dettagli sulle misure straordinarie di sostegno all’economia o fornire nuove indicazioni
sull’andamento della congiuntura.

Guardando invece ai dati macroeconomici, il calendario della settimana prevede per lunedì
5 novembre, sul fronte americano, il dato di ottobre sull’Ism servizi mentre martedì le bocce
resteranno ferme in occasione delle presidenziali. Mercoledì saranno di scena le consuete richieste
di mutui nell’ultima settimana mentre giovedì a catalizzare l'attenzione saranno le richieste
iniziali di sussidi di disoccupazione e il disavanzo commerciale relativo a settembre.

Venerdì infine occhi puntati sui prezzi alle importazioni di ottobre, scorte all’ingrosso di settembre e fiducia dei consumatori misurata dall’università del Michigan e già relativa alla prima metà di novembre.
Sulla sponda europea, da segnalare martedì i prezzi alla produzione nell’Eurozona relativi al mese
di settembre e gli ordinativi alle fabbriche mentre mercoledì sarà la volta delle statistiche sulle
vendite al dettaglio. Giovedì, come detto, riflettori puntati sull’Eurotower e sulle parole di Draghi
in maniera particolare, mentre per venerdì va segnalato l'ultimo appuntamento con i prezzi al
consumo in ottobre nell’Europa a 17 componenti.


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