
Il 3 gennaio, sul mercato dei cambi, l'euro ferma la corsa e consolida i recenti guadagni, attestandosi intorno a quota 1,315 nei confronti del dollaro.
Secondo gli esperti di mercato, la valuta europea è da
comprare (long) in area 1,32 con un target collocato a 1,35.
In particolare,
secondo l'esperto di analisi tecnica Gianluca Defendi, nella seduta del 2
gennaio "il cambio euro-dollaro ha provato un nuovo allungo ma è stato
respinto da quota 1,33.
La struttura tecnica - prosegue l'esperto - rimane ancora
positiva (anche se i principali oscillatori quantitativi registrano un moderato
rafforzamento della pressione ribassista): prima di poter effettuare un
ulteriore spunto rialzista è quindi necessaria un’adeguata fase laterale di
riaccumulazione.
Importante - mette in guardia Defendi - sotto questo punto di
vista, la tenuta del supporto posto in area 1,3120-1,31 in quanto può favorire
la costruzione di una solida base accumulativa".
E anche la mattina del 3 gennaio l'euro-dollaro
viaggiava stabile a 1,3162, anche dopo l'uscita di alcuni dati macroeconomici
tedeschi.
Il tasso di disoccupazione in Germania nel mese di dicembre è,
infatti, rimasto stabile al 6,9% rispetto al mese di novembre, come previsto
dagli economisti.
Il dato non destagionalizzato, invece, riferito sempre al
mese di dicembre, è passato al 6,7% dal 6,5% di novembre.
Non si tratta,
tuttavia, dell'unico dato degno di nota, perché sempre la mattina del 3 gennaio
si è saputo che la crescita della massa monetaria M3 nell'Eurozona, nel mese di
novembre, ha registrato un rallentamento, collocandosi al +3,8% dal +3,9% di
ottobre.
Va comunque sottolineato che il dato è superiore alle attese, che si
aspettavano un rallentamento al +3,6 per cento.
Lo ha comunica la Banca
centrale europea, specificando che la media dei tre mesi a novembre è salita al
3,4% dal 3,1% dei tre mesi alla fine di ottobre.
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