La mattina del 21 novembre il tasso di cambio
euro/dollari riprende a salire portandosi a quota 1,28. La principale notizia
macroeconomica del giorno è quella che nella notte tra il 20 e il 21 novembre è
giunto l'ennesimo nulla di fatto sul fronte degli aiuti alla Grecia.
I ministri
delle Finanze dell'Eurozona non sono, infatti, riusciti a raggiungere un
accordo sulle misure che devono essere adottate per permettere lo sblocco degli
aiuti finanziari al paese europeo ormai da tempo sull'orlo del crac.
La
riunione, durata circa 12 ore, è terminata nelle prime ore del 21 novembre con
un nulla di fatto che sembrerebbe essere per lo più legato all'intransigenza
della Germania. In ogni caso, val la pena di evidenziare come nella tarda
mattinata del 21 novembre la cancelliera tedesca, Angela Merkel, abbia fatto
una sorta di passo indietro, dichiarando di fronte al Bundestag: "'C'è la
possibilità, ma non lo so, che si trovi una soluzione lunedì".
Ciò pur
ribadendo che i problemi del'Europa non possono essere risolti da un giorno
all'altro. L'Eurogruppo si incontrerà, infatti, nuovamente lunedì 26 novembre.
"Non è stato possibile trovare un accordo oggi, ci riproviamo
lunedì", ha spiegato il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker,
al termine della riunione, facendo capire come le posizioni delle parti in
causa siano ancora distanti.
Nella giornata del 21 novembre, i mercati azionari,
dapprima scettici sul nulla di fatto sugli aiuti alla Grecia, si sono poi
girati in territorio positivo nel corso della mattinata proprio in scia alle
parole pronunciate dalla cancelliera Merkel.
E' stata, in ogni caso, dura la reazione del primo
ministro greco, Antonis Samaras, che ha avvertito sul rischio di una
destabilizzazione dell'Eurozona: "I nostri partner e il Fondo monetario
internazionale hanno il dovere di fare ciò che devono, non è solo il futuro del
nostro Paese, ma la stabilità dell'intera zona euro a dipendere dal successo
dell'esito di questo impegno dei prossimi giorni". Fiducioso, invece, il
ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici: "Abbiamo verificato che
la Grecia ha compiuto significativi passi in avanti. Siamo molto vicini a un
accordo".
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