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Cameron: "L'Inghilterra non gira le spalle all'Europa"



"Non stiamo girando le spalle all'Europa ma ci chiediamo come renderla più competitiva". Si è espresso così il premier britannico David Cameron parlando al World Economic Forum di Davos. Ieri Cameron, infatti, aveva suscitato polemiche poiché aveva annunciato l'intenzione di indire un referendum in Gran Bretagna sull'appartenza alla Ue nella prossima legislatura.

"Non abbiamo intenzione di entrare nell'euro", ha precisato oggi il premier inglese tornando sulla controversa questione, ma è quella la sede in cui si prendono le decisioni come quella dell'unione bancaria che hanno conseguenze sul Regno Unito. Cameron ha poi sottolineato di volere un'Europa più "aperta, flessibile e competitiva". Cameron ha, inoltre, indicato di essere "conservatore per quanto riguarda un basso livello di tassazione", aggiungendo: "Ma non sono un conservatore che sostiene che le imprese non devono pagare le tasse. Devono pagare una giusta aliquota". La bassa tassazione favorisce il mercato, ha anche messo in evidenza il premier britannico. Al prossimo G8, ha poi detto, la Gran Bretagna spingerà perché i temi siano commercio, tasse e trasparenza.

Il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, ai microfoni della Bbc Radio 4, ha spiegato che "il governo del primo ministro britannico David Cameron dovrebbe rivedere e temperare il suo programma di austerità imposto al Paese. "Un processo di consolidamento fiscale più lento" nel Regno Unito potrebbe essere una misura "più opportuna".


Cmc Markets: “Settimana chiave per yen e sterlina”



Per la Borsa di Tokyo, la prima seduta della settimana si è chiusa i rosso, complice il recupero dello yen sul mercato dei cambi. 

Nel dettaglio, la sessione del mercato nipponico del 21 gennaio è stata archiviata con un calo dell'1,52% per l'indice Nikkei, a quota 10.747 punti. 
Secondo gli esperti di mercato, tale flessione sarebbe da imputare principalmente dalle prese di beneficio seguite a un rafforzamento della valuta giapponese contro dollaro e euro. 

La mattina del 21 gennaio, poi, lo yen è tornato a scendere sotto quota 90 nei confronti del dollaro e sotto 120 nei confronti dell'euro.

Secondo Michael Hewson, Senior Market Analyst di Cmc Markets, "si apre oggi una settimana chiave per lo yen e la sterlina a seguito del poderoso calo registrato da entrambe le valute la scorsa ottava e in vista di appuntamenti importanti come la riunione domani della BoJ (Banca del Giappone, ndr) e la pubblicazione del Pil britannico del quarto trimestre dell'anno. 

La moneta nipponica - prosegue l'esperto di Cmc Markets - potrebbe tuttavia fermare momentaneamente la sua discesa qualora la banca centrale non dovesse comunicare un'ulteriore iniezione da 10 trilioni di yen e un nuovo target di politica monetaria legato all'inflazione e concordato con il nuovo governo". 

Anche così non fosse, mette in guardia Hewson, "prepariamoci in ogni caso ad un "sell on the facts"", ossia all'eventualità che le vendite sulla moneta possano comunque partire. Focus anche sulla sterlina che secondo l'analista di Cmc Markets "potrebbe accelerare le perdite in caso di rottura del supporto a 1,5825 contro il dollaro, mentre la moneta unica potrebbe superare 0,8420 contro il pound".