Forte rialzo per la Borsa di Tokyo nell'ultima seduta
della settimana del 18 gennaio.
Il listino è, infatti, salito del 2,86% con la
complicità della forte flessione dello yen rispetto al dollaro e all'euro.
Per
l'indice di Tokyo Nikkei, che ha archiviato la seduta a 10.913 punti, si tratta
del livello finale più alto dall'aprile del 2010.
Il tutto con volumi molto
elevati e superiori ai 3,87 miliardi di pezzi passati di mano sul mercato.
Secondo l'opinione prevalente, la moneta nipponica si è indebolita in vista
della riunione del comitato di politica monetaria della Banca del Giappone (BoJ)
in calendario per lunedì e martedì.
Il mercato, in particolare, si aspetta che
la Boj, spinta dal Governo giapponesi, ampli ulteriormente il piano di sostegno
all'economia. Lo yen debole favorisce in Borsa i titoli esportatori, tra tutti
Sony, non a caso nella seduta del 18 gennaio balzata del 12,20%, anche grazie
all'annuncio della vendita del suo quartier generale Usa a New York per 1,1
miliardi di dollari.
Nella nota giornaliera su Borse e mercati dei cambi,
Michael Hewson, Senior Market Analyst di Cmc Markets, fa notare che "i
dati positivi provenienti dal mercato immobiliare e del lavoro americani e
quelli migliori del previsto dalla Cina potrebbero spingere i mercati
ulteriormente al rialzo prima di questo lungo weekend per gli Stati Uniti.
A rafforzare
ulteriormente il quadro risk-on - prosegue l'esperto - potrebbe essere l'indice
di fiducia dell'Università del Michigan, mentre le borse europee rischiano di
incontrare qualche difficoltà maggiore ad ottenere nuovi guadagni se si
considera che si trovano già vicini ai massimi degli ultimi anni. Sul fronte
valutario l'euro-dollaro continua a rimanere "cappato" a 1,3400,
mentre il livello chiave da oltrepassare per inanellare un deciso rally è
1,35".
Hewson evidenzia poi il rafforzamento ulteriore del dollaro
statunitense nei confronti dello yen "con un nuovo massimo a 90,15 che
avvicina ulteriormente l'obiettivo di 94".
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