Lunedi 7 gennaio 2013
In questi primi scorci del 2013, gli economisti di
Credit Suisse colgono l'occasione per fare l'elenco di 13 temi che potrebbero
risultare interessanti offrendo opportunità economico-finanziarie da sfruttare
nel corso del 2013. "L'anno che abbiamo davanti - spiegano gli esperti
della casa d'affari elvetica - dovrebbe essere quello in cui l'area dell'euro
verrà fuori da una recessione relativamente lunga. Ci attendiamo una prova di
questo nel breve termine piuttosto che nel lungo". Ciò perché "la
fiducia nel business sta crescendo, in linea con una ripresa degli indicatori
ciclici, che riteniamo debba proseguire ora che il problema del fiscal cliff
(precipizio fiscale americano, ndr) è stato evitato". Tutto questo, secondo Credit Suisse, supporta
la tesi di una rivincita, nel 2013, per gli asset rischiosi di matrice europea,
compreso anche il debito di Stato dei paesi periferici, finito più volte nel
mirino della speculazione negli ultimi tempi.
Tra i punti elencati dagli esperti, ce n'è uno tutto
dedicato alla Banca centrale europea (Bce), l’istituto europeo guidato dall’italiano
Mario Draghi. In questo caso, secondo Credit Suisse, considerate le politiche
monetarie fortemente espansive di altre grandi banche centrali, la Bce potrebbe
essere forzata ad allentare la propria politica monetaria, passando così
attraverso un rafforzamento dell'euro. In particolare, spiegano gli economisti,
"un contesto in cui la politica della Bce è sistematicamente meno
espansiva delle altre banche centrali dovrebbe essere un contesto in cui l'euro
si rafforza, specialmente se ciò è associato con un elevato e crescente surplus
delle partite correnti".
Proprio la moneta europea, proseguono gli esperti,
"potrebbe essere il meccanismo tramite il quale la Bce sarà forzata ad
allentare la politica monetaria nel corso di quest'anno". Ciò anche alla luce
del fatto che "le sottostanti pressioni inflazionistiche sono basse e
dovrebbero restare tali".
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