Mentre all’inizio del pomeriggio del primo giorno
della settimana il tasso di cambio euro-dollaro viaggia a 1,3391, giunge la
consueta analisi del lunedì firmata dall'economista di Monte dei Paschi di
Siena, Mario Seminario.
Che nel suo "Macromonitor", nella parte dedicata
al mercato valutario, scrive: "Febbraio è iniziato con una parziale
inversione dei movimenti di gennaio.
L’euro ha restituito circa la metà del
proprio rafforzamento nel primo mese dell’anno, lo yen circa un quarto delle
proprie perdite ed il franco svizzero metà delle proprie, in un movimento
correttivo che appare aderente a una migliore valutazione della realtà".
Nel frattempo, la Banca centrale europea (Bce), nella
seduta di giovedì scorso da cui è uscito un nuovo nulla di fatto sui tassi di
interesse dei paesi dell’area dell’euro, come evidenza Seminerio nello studio
settimanale, "ha segnalato che la liquidità in eccesso resterà ampia
(sopra il livello di 200 miliardi), malgrado i rimborsi anticipati dei prestiti
Ltro da parte del sistema bancario".
Questo, secondo l'economista
Seminerio, "limiterà l’ascesa dei tassi a breve termine, riducendo il
potenziale di apprezzamento dell’euro".
Non solo: "Il G20 della
settimana prossima è atteso ad una valutazione della situazione sullo yen, e
Tokyo potrebbe essere criticata per la rapidità e la volatilità del movimento,
qualcosa che il governo Abe ha in parte già riconosciuto.
Lo yen potrebbe
quindi rafforzarsi nel breve termine, senza contare che la reflazione al
livello del 2 per cento di prezzi al consumo potrebbe rivelarsi
velleitaria".
Nessun commento:
Posta un commento