Schroders: gli investitori temono una ripresa dell’inflazione



Gli investitori guardano alle mosse, soprattutto sui tassi di interesse, della Banca centrale europea (Bce) e hanno paura dello spettro dell'inflazione. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Schroders nel corso dell’ultima Investment Conference, che ha visto la partecipazione a Londra di oltre 125 investitori professionali provenienti da società di distribuzione di più di 30 Paesi in Europa, Medio Oriente e America Latina. Agli intervistati è stato chiesto di esprimere il proprio parere sulle differenti asset class e di commentare l’operato della Bce, ovvero se questo possa determinare uno scenario inflazionistico.

I risultati del sondaggio mostrano che il 75% dei rispondenti ritiene che gli interventi della Banca Centrale aiuteranno a far ripartire il credito bancario e a stimolare la crescita a livello globale. La maggior parte (76%) teme tuttavia che questo comporterà un aumento dell’inflazione superiore al 4% annuo entro i prossimi cinque anni. Solo il 13% ritiene che il proprio portafoglio sia sufficientemente coperto contro il rischio inflazionistico.

In questo scenario potenzialmente inflazionistico è ampiamente condivisa l’opinione (89%) che, fino alla fine del 2013, i rendimenti più elevati giungeranno dall’azionario globale: il 68% degli intervistati dichiara di essere attualmente sovrappesato in questa asset class. All’interno dell’azionario globale emerge inoltre un chiaro interesse per i titoli europei, che secondo il 58% saranno i più performanti dell’anno. Questo dato conferma il risultato già emerso nel sondaggio della precedente edizione di ottobre, dove il 41% aveva affermato che, entro la fine dell’anno, avrebbe aumentato l’esposizione all’azionario Europa nei portafogli dei propri clienti.



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