Euro: per Jp Morgan Private Bank la soglia 1,3490 sul dollaro apre la pista a 1,38



L'euro? E' andato al di là dei propri fondamentali. 

Parola di Sara Yates, Global Currency Strategist di Jp Morgan Private Bank, che in uno studio sulla valuta scrive: "Grazie all'introduzione delle operazioni Omt (Outright Monetary Transaction) della Banca centrale europea (Bce), il forte calo dei rendimenti dei Paesi periferici indica che il rischio rappresentato dall’Eurozona per l'economia globale è diminuito". 

Una conseguenza di ciò, aggiunge Yates, "è che ora gli investitori probabilmente richiederanno un premio di rischio inferiore (uno sconto inferiore) per mantenere titoli denominati in euro".

E anche se questo implica una moneta unica più forte (in particolare contro la sterlina britannica), gli esperti di Jp Morgan Private Bank ritengono che l'euro "sia andato al di là dei suoi migliori fondamentali".

Detto questo, "crediamo che ci sia spazio affinché questo movimento si possa ampliare ulteriormente in futuro. Notiamo che l’analisi tecnica indica un movimento a 1,38 nel breve termine. Il fatto che questa soglia possa essere raggiunta questa settimana - prosegue Yates - dipenderà probabilmente da se e come il presidente della Bce Mario Draghi commenterà il recente rally dell'euro nel corso della conferenza stampa" dell'Eurotower, in calendario per giovedì 7 febbraio.

Sul più lungo termine, invece, Jp Morgan resta scettica sul fatto che l'euro possa mantenere questa forza. 

"Secondo le valutazioni di Bloomberg in termini di Ppp (Parità di potere d'acquisto) - fa notare in proposito Yates - l'euro è già costoso rispetto al dollaro americano.

Ulteriori apprezzamenti potrebbero ostacolare la ripresa dell’Eurozona, una ripresa che rimane incerta. L'outlook per gli Stati Uniti, invece, continua a essere stabile". 

Per questo motivo, tira le somme Yates, "continuiamo a prevedere un maggior rialzo dei rendimenti statunitensi, e ci aspettiamo che questo possa sostenere il dollaro americano rispetto alle valute a basso rendimento come sterlina britannica, euro e yen Giapponese". 

La mattina del 5 febbraio, intanto, l'euro-dollaro viaggia in salita a 1,35.


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